Sardegna

Riformatori, 'applicare lo Statuto su acqua, energia e cultura'

I consiglieri regionali, 'autonomia ridotta a guscio vuoto'

Riformatori, 'applicare lo Statuto su acqua, energia e cultura'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 12 FEB - "L'autonomia speciale della Sardegna deve diventare uno strumento attivo di governo. Ora è ridotta a un guscio vuoto, mentre è la chiave per dare piena attuazione al principio di insularità". Continuano a ribadirlo i Riformatori sardi in Consiglio regionale - Umberto Ticca (capogruppo), Aldo Salaris e Giuseppe Fasolino -, insieme a Michele Cossa, responsabile del Dipartimento per l'insularità del partito, che questa mattina in conferenza stampa hanno illustrato tre diverse mozioni sul tema. Dopo quella sulla continuità territoriale presentata a novembre, i Riformatori si concentrano su altri tre temi strategici: acque pubbliche, energia e beni culturali.
    "È necessario un cambiamento nella cultura politica affinché l'autonomia speciale diventi uno strumento di avanzamento e non un pretesto per l'immobilismo", hanno sottolineato. I temi elencati hanno necessità di essere affrontati con leggi che danno attuazione alla Carta costituzionale, come ribadito anche da sentenze della Corte costituzionale. Sulle acque pubbliche, la necessità di chiarire le funzioni e le prerogative regionali, così sulla titolarità del demanio e le sue attribuzioni. Idem sull'energia riguardo alla pianificazione della transizione e a una gestione efficiente delle risorse. E infine la cultura, con un rafforzamento dell'autonomia regionale sulla valorizzazione del patrimonio archeologico e i monumenti nuragici. "La Sardegna è fanalino di coda tra le Regioni Speciali nell'adozione delle norme di attuazione dello Statuto: appena 31, contro le 197 del Trentino Alto Adige", hanno spiegato i consiglieri dei Riformatori.
    "Questo dato - ha chiarito Michele Cossa - sottolinea ulteriormente l'urgenza per la Sardegna di recuperare il divario e utilizzare appieno lo strumento delle norme di attuazione per esercitare la propria autonomia e promuovere lo sviluppo". "La Sardegna deve abbandonare il vittimismo e diventare protagonista attiva, dimostrando la capacità di sviluppare un proprio modello di sviluppo duraturo e sostenibile", ha sottolineato Ticca.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it