(ANSA) - CAGLIARI, 19 FEB - E' necessaria l'istituzione di
una "task force interistituzionale" - composta da rappresentanti
del Parlamento europeo, della Commissione, del Comitato delle
regioni e del Comitato economico e sociale - che affronti in
maniera organica la questione insulare nelle politiche europee
sul tema dei trasporti. In particolare l'Italia dovrebbe
rivedere gli attuali rapporti con l'Unione europea per "una
progressiva modifica della disciplina in tema di tutela della
concorrenza e aiuti di Stato, al fine di prevedere deroghe che
consentano di introdurre a livello nazionale misure che
garantiscano un efficientamento del sistema dei trasporti e un
miglioramento dei collegamenti le tra isole e le zone
periferiche e il resto del Paese".
Secondo l'indagine l'obiettivo ultimo sarebbe arrivare ad un
meccanismo automatico "senza che sia necessario un preventivo
vaglio da parte della Commissione europea", per quelle misure
"volte a garantire la continuità territoriale diverse dagli
oneri di servizio pubblico attualmente vigenti e che appaiono
più adatte a realizzare gli scopi perseguiti dallo Stato".
Tra le azioni da intraprendere per arrivare a questo
obiettivo l'indagine prevede "l'incremento della dotazione del
Fondo nazionale per il contrasto degli svantaggi derivanti
dall'insularità; il recupero del divario infrastrutturale tra le
diverse aree geografiche del territorio nazionale; la garanzia
di un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e
per la Sicilia e da e per la Sardegna, aumentando la dotazione
del fondo. Inoltre, le risorse derivanti dal regime EU-ETS
dovrebbero essere destinate al settore marittimo portuale, per
sostenere le imprese di navigazione impegnate nei servizi di
collegamento con le isole". (ANSA).
Indagine su continuità territoriale, 'urge task force trasporti'
Puntare su automatismo per superare vaglio Ue su aiuti di Stato
