(ANSA) - CAGLIARI, 04 OTT - Al Policlinico Duilio Casula ogni
anno, nel centro di Senologia chirurgica, si eseguono oltre 200
interventi chirurgici per tumori maligni della mammella. Un
trend in decisa crescita.
Queste possibilità, prosegue lo specialista, "sono connesse
all'attenzione che la paziente adotta nella prevenzione della
patologia. È consigliabile, infatti, per tutte le donne dai 40
anni in su di sottoporsi con regolarità a una mammografia. Nei
casi in cui tra consanguinei siano già stati diagnosticati
tumori al seno o all'ovaio o in presenza di una mutazione
genetica, l'età per fare degli esami può essere anticipata.
Oltre allo screening questo è fondamentale adottare uno stile di
vita sano, controllando il peso e praticando attività fisica".
Il carcinoma mammario è il tumore femminile più frequente e
rappresenta il 30% di tutti i tumori nelle donne. Nonostante la
mortalità sia scesa dello 0.8% l'incidenza, in Italia, è in
aumento dello 0,3%. In Sardegna annualmente si registrano oltre
1.500 nuovi casi di tumore della mammella.
"Nel centro di Senologia chirurgica del Policlinico Duilio
Casula - dice il chirurgo Dessena - annualmente, vengono
eseguiti anche interventi per patologia benigna in day-surgery,
1.500 prime visite e oltre 200 biopsie eco guidate e le pazienti
entrano in sala dopo poco più di un mese dalla diagnosi.
Disponiamo di un percorso diagnostico terapeutico (PDTA) in fase
di continuo aggiornamento secondo le direttive della Commissione
oncologica regionale per le reti oncologiche - dice ancora lo
specialista - ed è costituito da un gruppo multidisciplinare
aziendale e interaziendale per la valutazione dei casi clinici
che vede la partecipazione di diverse figure specialistiche
come: chirurgo senologo, chirurgo plastico, radiologo senologo,
oncologo medico, anatomo patologo, medico nucleare, fisiatra,
radioterapista (in convenzione con ARNAS Brotzu), genetista (in
convenzione con ASL Cagliari) e lo psico-oncologo".
La diagnosi precoce, consentita da un'adeguata prevenzione,
permette di adottare terapie sempre meno invasive per curare il
tumore. "Difatti, nei casi in cui si renda necessario
l'intervento - conclude il dottor Massimo Dessena - si asporta
solo una parte della mammella. Oppure, se è necessario un
intervento più radicale si attua una ricostruzione durante
l'operazione, con un buon risultato estetico. Nel caso di alcuni
tipi di tumore particolarmente aggressivi e/o localmente
avanzati l'intervento viene preceduto da una chemioterapia
cosiddetta neoadiuvante" (ANSA).
Tumore al seno, a Monserrato oltre 200 interventi all'anno
Dessena, 'con terapia in fase iniziale guarigione in 90% casi'