(ANSA) - SASSARI, 12 MAR - Nel 2023 hanno subito
un'aggressione con minacce 19 operatori sanitari, 18 di questi
in Pronto soccorso. E ancora, 14 sono donne, 15 sono infermieri,
tre medici e un Oss.
Numeri in linea con i casi che interessano tutte le strutture
sanitarie nazionali, se si pensa che in Italia - secondo quanto
riferisce l'Inail - tra il 2019 e il 2021 sono stati oltre 4.800
i casi di violenze, aggressioni, minacce al personale sanitario,
con una media di circa 1.600 l'anno. Dati che diventano di
attualità oggi, in cui si celebra la giornata nazionale di
educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli
operatori sanitari e socio-sanitari. Per sensibilizzare
l'opinione pubblica alla problematica delle aggressioni,
quest'anno un gruppo di lavoro del Pronto soccorso dell'Aou di
Sassari ha realizzato un video e una locandina in occasione
della giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli
operatori sanitari.
"Non c'è un reparto esente da questo tipo di episodi -
afferma il direttore del Risk Management Roberto Foddanu -
perché segnalazioni, oggi come in passato, sono arrivate anche
da reparti di area Medica. E' vero, però, che esistono aree
sensibili, nelle quali il rischio che questi eventi si
verifichino è più elevato che in altre, in ospedale
prevalentemente in Pronto soccorso e in Psichiatria, sul
territorio la Medicina generale e le Guardie mediche".
"Il Pronto soccorso rappresenta un contesto particolarmente
rischioso - sottolinea il direttore del Pronto soccorso Paolo
Pinna Parpaglia - spesso scenario di episodi di violenza ai
danni degli operatori che nell'arco delle 24 ore si ritrovano a
gestire utenti e familiari estremamente suscettibili, in
ambienti esposti e altamente complessi".
L'obiettivo è, da una parte, sensibilizzare il maggior numero
di operatori a segnalare le aggressioni - tanto quelle fisiche
quanto quelle verbali come le minacce - dall'altra far
comprendere all'opinione pubblica la gravità degli atti di
violenza contro il personale sanitario.
"Il nostro obiettivo - afferma il direttore generale Antonio
Lorenzo Spano - oltre che tutelare i nostri lavoratori, è quello
di far sentire il paziente accolto e protetto, mettendolo al
centro di un percorso di cura e dei servizi offerti. Ecco perché
proprio in Pronto soccorso, in questi giorni si stanno
concludendo i lavori per la realizzazione di un'ampia sala
d'attesa per migliorare l'accoglienza dei familiari. Nell'area
sarà anche ospitato il servizio Info Point, con personale a
supporto dello staff di Pronto soccorso, che risponde alle
richieste dei familiari anche al telefono". (ANSA).
Aou Sassari, prevenzione contro aggressioni al Pronto soccorso
Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari