(ANSA) - CAGLIARI, 24 OTT - Presentato nell'aula magna della
scuola secondaria di I grado "Spano" in via Falzarego a Cagliari
il progetto "La scuole che vorrei". "La scuola come punto di
riferimento di ogni quartiere" è stato il primo commento
dell'assessora alla Pubblica Istruzione, supporto allo studio e
alla conoscenza del Comune di Cagliari, Giulia Andreozzi che ha
partecipato all'incontro con le istituzioni scolastiche e la
stampa.
"Il nostro proposito, come Amministrazione comunale, è quello
- ha proseguito l'assessora Andreozzi - di andare verso una
scuola che sia punto di riferimento per ogni quartiere".
"La scuola che vorrei" è un progetto selezionato da "Con i
bambini" nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà
educativa minorile. Nasce in risposta al bando "Vicini di
scuola" che ha come obiettivo quello di contrastare il fenomeno
dell'isolamento scolastico, inteso come "grado elevato di
concentrazione, superiore a una certa soglia critica, di
studenti appartenenti a un medesimo gruppo sociale o etnico e
frequentanti la medesima scuola".
L'assessora ha spiegato come in ogni rione sia fondamentale
"avere una scuola attiva, aperta a tutte e a tutti oltre
l'orario scolastico, in grado di fornire servizi non solo a chi
la frequenta ma a tutti gli abitanti, così da trasformarsi in un
vero e proprio centro di aggregazione sociale". Per fare questo,
ha poi aggiunto, "è necessario continuare a sviluppare una
sinergia tra l'ente locale e l'istituzione scolastica, che deve
farsi parte attiva nella promozione di progettualità come quella
a cui stiamo assistendo oggi, con l'immancabile supporto del
terzo settore".
Hanno partecipato all'incontro, moderato dalla giornalista
Marinella Arcidano, anche Orsola Apice, garante dei diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza per la Città Metropolitana di
Cagliari, Emanuela Melis, vicepreside dell'IC "Satta-Spano-De
Amicis", il coordinatore del progetto Andrea Onnis, i referenti
Nicola Cogoni e Maria Assunta Scanu, insieme a Dimitri Pibiri,
presidente della cooperativa sociale La Clessidra, capofila del
progetto.
"Il progetto si rivolge ad alunni, insegnanti, famiglie, a
tutte e tutti gli operatori, ma ci piace pensare che sia rivolto
in generale alla cittadinanza, al fine di creare insieme la
sintesi giusta affinché la scuola non diventi una scuola
"ghetto" ma orientata al territorio, e ricca di contenuti
educativi", ha commentato Andrea Onnis. "Tutto ciò anche per
aiutare le famiglie a superare il gap che le porta a pensare che
l'offerta formativa e culturale di altre scuole sia migliore".
(ANSA).
'La Scuola che vorrei', contrasto a isolamento e classi ghetto
L'assessora Andreozzi, ha presentato il progetto a Cagliari