Sardegna

Il lavoro femminile traina il calo della disoccupazione

Nel primo trimestre 2023 +9% sarde occupate, gli uomini -2,6%

Redazione Ansa

In Sardegna l'occupazione femminile nel primo trimestre dell'anno traina il miglioramento del dato globale sullo stesso periodo dello scorso anno al punto da compensare il risultato del lavoro maschile. Lo certifica l'elaborazione dell'ufficio di statistica della Regione sulla base dei dati Istat -rilevazione sulle forze di lavoro Nell'isola, secondo i dati diffusi dalla Regione, si registra un aumento della forza lavoro che passa da 628mila del primo trimestre 2022 a 636,3mila del primo trimestre 2023, con una variazione dell'1,3%. Il dato è trainato interamente dall'aumento della forza lavoro femminile, mentre quella maschile resta sostanzialmente immutata.

I disoccupati diminuiscono del 5,2%, passando da 81.600 del primo trimestre 2022 a 77.400 del primo trimestre 2023. Le dinamiche maschile e femminile sono però di segno opposto. È infatti grazie all'importante contrazione della disoccupazione femminile (-29,2%) che nell'isola la disoccupazione nel complesso cala, mentre la disoccupazione maschile risulta in aumento. Come conseguenza il tasso di disoccupazione passa dal 13% del primo trimestre 2022 al 12,2% del primo trimestre 2023, come detto grazie al calo della disoccupazione femminile (tasso da 16% all'11%). Entrando ancora più nel dettaglio, il tasso di disoccupazione femminile nel 2023 è più basso di quello maschile (13,1%).

L'occupazione cresce da 546.400 del primo trimestre 2022 a 558.900 del primo trimestre 2023, con una variazione percentuale complessiva del +2,3%. Anche in questo caso è grazie alla componente femminile (+9,0%) che nell'isola si registra una dinamica positiva, mentre la componente maschile segna il passo con un -2,6%.

"Favorire l'occupazione femminile mettendo al servizio della società sarda quelle misure in grado di conciliare la vita familiare con quella lavorativa - spiega il presidente della Regione, Christian Solinas - e sostenendo quell'equilibrio difficile che spesso porta le donne ad abbandonare il lavoro, è un obiettivo importante che come Giunta regionale consideriamo una priorità". 

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