Sardegna

Per i disabili difficile accesso a istruzione, lavoro e servizi

Report Ierfop. Pili, 'i numeri impongono interventi immediati'

Per i disabili difficile accesso a istruzione, lavoro e servizi

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 10 MAR - Le persone con disabilità affrontano ancora significative difficoltà nell'accesso all'istruzione, al mondo del lavoro e ai servizi essenziali. La frammentazione delle politiche e l'inadeguata applicazione delle normative esistenti sono tra i principali ostacoli al miglioramento delle loro condizioni di vita. E' quanto emerge dal 2/o report sulla condizione delle persone con disabilità realizzato da Ierfop. Un'analisi approfondita in un confronto con le altre regioni italiane. Sarà presentato l'11 marzo alle 9,30 nella sede cagliaritana dell'agenzia di formazione europea guidata da Roberto Pili.
    Il documento, realizzato col supporto della Fondazione di Sardegna, offre dati aggiornati e spunti di riflessione su aspetti chiave come l'inclusione scolastica, l'accesso all'università e l'inserimento nel mondo del lavoro evidenziandone le principali criticità, le barriere strutturali e sociali che ancora ostacolano una piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita comunitaria. Ma soprattutto intende offrirsi quale strumento conoscitivo per suscitare politiche e interventi mirati, con l'obiettivo di rafforzare l'inclusione e le pari opportunità nel contesto regionale.
    Curato da un team di esperti e ricercatori sotto la direzione di Alessandro Spano, professore ordinario di Economia Aziendale dell'Università di Cagliari, si avvale del contributo di Roberto Pili, della prefazione della ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e la post-fazione del presidente della Fondazione di Sardegna, Giacomo Spissu.
    Il report suggerisce diverse azioni concrete per promuovere l'inclusione: un migliore coordinamento tra le istituzioni per rendere più efficaci le politiche sulla disabilità; maggiori investimenti in accessibilità e tecnologia assistiva; programmi educativi e formativi per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro; sensibilizzazione e coinvolgimento attivo della società civile.
    "Un passo fondamentale per promuovere soluzioni concrete. Non basta garantire i diritti sulla carta: è necessario attuare politiche mirate e un impegno collettivo per rendere la società realmente inclusiva - sottolinea Roberto Pili - l' inclusione non è solo un obiettivo etico, ma una necessità per costruire una società più equa, capace di valorizzare il contributo di tutti".
    Sono previsti i contributi oltre che di Pili, Spano e Spissu, di Piero Comandini, presidente Consiglio regionale della Sardegna, Donatella Rita Petretto, Università di Cagliari, Antonello Cabras, vice presidente nazionale Bper; Valter Piscedda, della III commissione Programmazione del Consiglio Regionale; Teodoro Rodin - presidente Anmic Cagliari; Bachisio Zolo - presidente Unione Ciechi d'Europa; Luca Mereu - direttore generale Aspal Sardegna; Carlo Andrea Arba, presidente Ctm, Simona Staffieri - presidenza del Consiglio dei Ministri - segreteria tecnica per le politiche in materia di disabilità.
    (ANSA).
   

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