(ANSA) - PALERMO, 13 OTT - Logica, strategia, passione. Gli scacchi stregano Palermo e coinvolgono fin da bambini.
Con l'età si impara a studiare la tecnica". Le stanze del Circolo Palermitani Scacchi di via Autonomia Siciliana 44 accolgono ragazzi di ogni età. E per i corridoi, i genitori che accompagnano più piccoli. "Prima lo sport fisico, poi quello mentale" dice Simone Consoli, accompagnato dalla mamma Ornella Massa. C'è anche chi attraversa la città per la lezione di scacchi, come Arianna Calcara, mamma di Diego Castigliona di 9 anni. "Giochiamo in famiglia - racconta - poi a scuola, al Tommaso Marcellini ha partecipato alle lezioni di scacchi e ha deciso di intraprendere questo sport più seriamente" . Il fascino della scacchiera in bianco e nero affonda le sue origini nella lontana India del IV secolo anche se in Europa dobbiamo ringraziare gli arabi. "Ho iniziato a giocare appassionandomi alla celebre sfida America vs Russia, Fisher vs Spassky - spiega Guido Inglese - la scuola sovietica era imbattuta da trent'anni e per il mondo degli scacchi fu una battaglia incredibile". Ogni anno a Santa Maria Del Bosco, Guido Inglese organizza un torneo semi lampo di un giorno per consentire a tutti gli appassionati di divertirsi. Naturalmente, anche negli scacchi esiste la figura dell'arbitro, colui che fa in modo che la competizione si svolga seguendo le mosse corrette. Ne sa qualcosa Alberto Gueci, insegnante di professione ed arbitro, papà di Tea una ragazza palermitana che quando aveva 12 anni è stata campionessa nazionale di scacchi battendo ogni record. (ANSA).
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In Macedonia per sfidare i Gran maestri d'Europa