(ANSA) - PALERMO, 14 GEN - "Dal 1993 nessuno di noi in realtà
ha mai chiuso la vicenda della mancata perquisizione del covo di
Riina. Diciamo che è una ferita rimasta aperta". Lo ha detto il
procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, ex pm ed aggiunto a
Palermo, deponendo al processo sulla cosiddetta trattativa
Stato-mafia. "L'aspetto istituzionale è comunque una cosa
diversa - ha aggiunto - Il Ros ha continuato e continua a
svolgere indagini di alto profilo istituzionale". Il riferimento
è alla vicenda della mancata perquisizione dell'ultimo covo del
capomafia corleonese a cui seguì un duro scontro tra la Procura,
diretta allora da Giancarlo Caselli, e i carabinieri del Ros che
arrestarono il padrino ma non perquisirono la villa dove viveva
con la famiglia. Per la vicenda l'allora colonnello del Ros
Mario Mori e all'ex capitano Sergio De Caprio un processo per
favoreggiamento aggravato alla mafia, conclusosi con
l'assoluzione.
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