(di Marzia Apice) (ANSA) - ROMA, 19 APR - Creare una vera sinergia tra il Pubblico e il privato, ragionare non come singoli ma come rete, mettendo "a sistema" i gioielli inestimabili di una terra ricca di storia, cultura e sapori come la Sicilia occidentale: il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale entra nel vivo delle proprie attività per proporsi entro il 2016 - e a pochissimo dall'inizio della stagione estiva - come una realtà solida, in grado di offrire uno strumento concreto sia per chi con il turismo ci lavora, sia per chi ne fruisce. Nato come Fondazione nel 2012 su impulso della Regione (con la soppressione delle province), il Distretto oggi riunisce 17 comuni della provincia di Trapani, la Camera di Commercio, Confindustria, associazioni di categoria e operatori del turismo e vuole risolvere le criticità di un'offerta turistica ancora non integrata né coordinata né tantomeno soggetta a controllo.
La sfida è impegnativa perché, se il turismo è vitale per la Regione, risulta ancora troppo "immaturo", tanto da non essere stato in grado di trasformare in vera opportunità l'afflusso massiccio di turisti italiani e stranieri in seguito all'arrivo nel 2008 di Ryanair all'aeroporto di Trapani: ecco perché, anche se utile, di certo non basta un efficace storytelling di questo splendido angolo di Sicilia da parte del Distretto, ma serve cambiare la mentalità a livello locale, innalzare gli standard di qualità e fornire un nuovo modello operativo più professionale nella promozione e nell'organizzazione, in cui il Pubblico prenda decisioni insieme ai privati, facendoli entrare nella programmazione turistica del territorio. Attraverso i numeri di un'attività turistica consolidata, poi, il Distretto potrebbe riuscire a far valere le proprie ragioni anche con la Regione e con il Ministero, per la definitiva soluzione di problematiche non risolvibili solo a livello locale (come l'incremento dei trasporti pubblici). Per farlo, il primo passo è aumentare il numero degli iscritti al Distretto, e rendere il sito Internet funzionale per il turista. "Sappiamo che il nostro territorio deve organizzare il proprio futuro economico attraverso le materie prime di cui dispone, ossia cultura, beni artistici e monumentali e ricchezze ambientali", ha detto all'ANSA Giuseppe Pagoto, Presidente del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale e Sindaco del Comune di Favignana-Isole Egadi, "nella Sicilia Occidentale c'è una grande attrattiva assicurata dalla varietà di espressioni artistiche sopravvissute nell'isola a testimoniare le numerose civiltà che hanno creato un grande mosaico". In questo, utile è anche il recupero delle tradizioni "di una volta", come quella delle celebri tonnare ormai ferme dal 2008: "A Favignana, dai primi di maggio, dopo 8 anni di interruzione, verranno nuovamente calate le reti della tonnara; gli esemplari di tonni catturati verranno lasciati liberi, perché sarà una dimostrazione definita turistica ma che noi preferiamo, invece, evidenziare come scientifico-sperimentale. Inoltre - ha proseguito - sarà utile per richiedere l'accesso alla ripartizione per le quote tonno del 2017".
La Sicilia Occidentale rilancia col Distretto turistico
Entro 2016 la nuova offerta integrata tra pubblico e privato