(ANSA) - CHIARAMONTE GULFI (RAGUSA), 28 GIU - Negli scavi di
contrada Cifali, ai piedi dei colli iblei, sono state trovate
tracce di strutture termali, probabilmente collegate a una villa
romana, o a una "statio" del III secolo dopo Cristo. Gli scavi,
diretti dal professor Alexander Evers e da Antonino Facella e
finanziati dall'Università Loyola di Chicago, hanno subito un
duro colpo: i tombaroli stanotte hanno distrutto a picconate un
piccolo calidarium che era stato ritrovato intatto, con le
pareti in cocciopesto integre, così come i tubuli da cui passa
l'acqua.
L'oggetto è stato del tutto distrutto, forse nella speranza
di trovare qualcosa all'interno dei tubi, insieme a parti di
strutture murarie emerse dagli scavi. Questa mattina la
responsabile Beba Minniti ha presentato denuncia in questura a
Ragusa. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia
scientifica.
I ritrovamenti testimoniano la presenza di una comunità di
epoca romana (e forse precedente) nella zona dove si trovava
l'antica sorgente di Cifali.
Tombaroli distruggono Calidarium
Nello scavo di contrada Cifali, nel Ragusano