(ANSA) - ROMA, 11 OTT - A largo della costa orientale della Sicilia c'è un motore sommerso che fa scivolare l'Etna nelle acque dello Ionio. Come se nel versante di Sud-Est il vulcano 'non avesse i piedi'.
Questo motore è stato studiato per due anni a circa 15 chilometri dalla costa e 1.200 metri di profondità. "È la prima volta che misuriamo deformazioni sottomarine dell'Etna", ha spiegato all'ANSA Alessandro Bonforte. Da 20 anni i vulcanologi monitorano i movimenti del vulcano, ma finora solo sulla superficie. Per Bonforte, "i nuovi dati spostano adesso la causa del movimento in mare, dove si trova la scarpata ibleo-maltese. È come se il vulcano lì non avesse i piedi", ha aggiunto.
L'Etna, il vulcano attivo più grande d'Europa, ha circa 500.000 anni, un tempo lungo rispetto ai pochi anni di monitoraggio che, per i vulcanologi, non permettono di dire cosa accadrà. "Non possiamo prevedere se e quando l'Etna provocherà uno tsunami", ha spiegato all'ANSA Francesco Guglielmino. "Quel che possiamo dire - ha aggiunto - è che lo scivolamento verso il mare avviene sia in presenza che in assenza di eruzioni. Il suo motore non è quindi nel cono vulcanico, ma in mare. È necessario - ha concluso - progettare una nuova rete di sensori acustici e trasponder per monitorare in dettaglio le deformazioni dell'Etna, non solo sui fianchi ma anche sott'acqua".
In mare il motore che fa scivolare Etna
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