(ANSA) - CATANIA, 16 NOV - L'Italia è uno dei paesi europei più anziani con il 17% della popolazione, per un totale di 9,5 milioni, ha più di 65 anni. In Sicilia la popolazione over 65 è di 1.
Nell'Alzheimer, circa il 80% dei soggetti sviluppa alterazioni comportamentali significative. Possono sopravvenire in qualsiasi momento della malattia e sono tanto più gravi quanto più grave è il deficit cognitivo. Le alterazioni del comportamento sono la maggior causa di richiesta di intervento medico nei soggetti affetti da demenza e giustificano una maggior richiesta e prescrizione di terapie, aumentano la disabilità del malato, sono il primo motivo di stress nell'assistenza al caregiver, riducono la qualità della vita del paziente e del familiare e sono la prima causa di istituzionalizzazione. Pertanto sono anche direttamente implicati nell'aumento dei costi economici della malattia. La presenza di una personalità alterata precedente alla malattia aumenta il rischio di sviluppare alterazioni comportamentali nei soggetti dementi. Inoltre, una elevata autonomia di base si accompagna a maggior aggressività fisica e tendenza alla fuga.
Nell'Alzheimer, all'esordio, sono frequenti le alterazioni del tono dell'umore e, nelle fasi intermedie, sono maggiormente frequenti i deliri, in particolare di nocumento e latrocinio; nelle demenze frontotemporali precocemente si evidenziano le alterazioni della condotta sociale e del carattere. Nella malattia a corpi di Lewy, all'esordio, sono frequenti le allucinazioni visive.
Nelle demenze particolare attenzione meritano quelli correlati al Delirium nell'anziano, una sindrome comune spesso sotto diagnosticata e non accuratamente trattata. Di fronte ad ogni disturbo comportamentale l'approccio, spiegano i promotori dei lavori, deve integrare il trattamento farmacologico con una serie di azioni non farmacologiche, dirette soprattutto a rimuovere i fattori scatenanti.
Demenza: in Sicilia 62.500 casi over 65
Colpisce il 17% della popolazione, destinata a aumentare