(ANSA) - PALERMO, 1 OTT - Il primo ottobre 2009 un violento nubifragio colpiva Giampilieri, Scaletta Zanclèa e Itàla, nel messinese, provocando 37 morti, numerosi feriti e ingenti danni.
La presidenza del Consiglio dei Ministri dichiarava subito lo stato di emergenza per avversità atmosferiche cui facevano seguito le ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri per gestire gli interventi necessari per consentire un rapido rientro alla normalità.
"Abbiamo agito con scrupolo e massimo impegno - dichiara Calogero Foti, responsabile del Drpc Sicilia - per restituire nel minor tempo possibile condizioni di sicurezza ai luoghi colpiti dal disastro e un ritorno alla normalità alla popolazione. Non possiamo riavvolgere il nastro e restituire la vita alle vittime di Giampilieri e dell'alluvione ma abbiamo coscienza di aver operato al meglio tutto ciò che rientrava nelle nostre competenze. Ad oggi le opere previste nelle ordinanze sono state quasi tutte completate e rimangono solo opere residuali".
Per quanto riguarda gli interventi inseriti nell'ordinanza del 2013 per la frazione di Giampilieri sono stati effettuati lavori per oltre 60 milioni di euro per lo più destinati a lavori di risistemazione e messa in sicurezza del territorio.
(ANSA).
Alluvione Messina: Protezione Civile,ultimati gli interventi
Foti, attivati tutti i mezzi per ridare sicurezza a territorio