Operazione contro il clan mafioso di Belmonte Mezzagno, un paese del palermitano teatro di recente di due omicidi e di un fallito agguato. I carabinieri del comando provinciale, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, hanno eseguito due arresti e due fermi.
In cella è finito nuovamente Salvatore Tumminia, ritenuto il nuovo capo mandamento; avrebbe preso il posto di Salvatore Sciarabba e Filippo Bisconti, entrambi arrestati nel dicembre 2018. Bisconti adesso collabora con la giustizia. Il boss era da poco tornato in libertà, dopo essere stato condannato per associazione mafiosa nell'operazione Perseo dicembre 2008.
Secondo gli investigatori avrebbe assunto il controllo della cosca gestendo il settore delle estorsioni e infiltrandosi nelle istituzioni della città.
Le indagini sono scattate dopo gli omicidi di Vincenzo Greco, avvenuto il 19 gennaio dello scorso anno, e del commercialista Antonio Di Liberto, ucciso l'8 maggio. Il 2 dicembre scorso era miracolosamente scampato a un agguato anche Giuseppe Benignom, nei confronti del quale erano stati esplosi nove colpi di pistola. Nel corso dell'operazione scattata all'alba sono stati arrestati oltre al presunto capomafia Salvatore Francesco Tumminia, di 46 anni, anche Stefano Casella, 41 anni, Giuseppe Benigno, 45 anni, e Antonio Tumminia, 50 anni.