(ANSA) - CATANIA, 3 FEB - La Corte d'appello di Catania ha
disposto l'annullamento della confisca di beni per 200 milioni
di euro ritenuti riconducibili a Mario Giuseppe Scinardo.
L'imprenditore era indicato dalla Dia, che aveva eseguito il
provvedimento il 17 aprile del 2014, come persona vicina a
Sebastiano Rampulla, boss di Mistretta (Messina) deceduto nel
2010 e fratello di Pietro, condannato per essere stato
l'artificiere che ha confezionato l'ordigno della strage di
Capaci.
Questa volta i giudici hanno accolto la richiesta di
annullamento avanzata dai legali dell'imprenditore, gli avvocati
Giampiero Torrisi, Enzo Trantino e Francesco Antille. Tornano di
proprietà di Scinardo numerose società e ditte individuali,
circa 230 beni immobili, aziende agrituristiche e vinicole,
impianti di calcestruzzo e circa 90 mezzi, tra camion,
escavatori, trattori, mezzi agricoli ed autovetture di grossa
cilindrata. (ANSA).
Annullata confisca da 200 mln a Scinardo
Sentenza a Catania, restituiti beni a imprenditore siciliano
