(ANSA) - PALERMO, 12 MAG - Attività ferme per il lockdown,
una drammatica crisi economica, imprese sull'orlo della chiusura
e Cosa nostra pronta a sfruttare l'emergenza. E' la fotografia
della realtà economica palermitana messa nero su bianco
nell'inchiesta della Dda di Palermo che ha portato all'arresto
di 91 tra boss, gregari ed estortori mafiosi.
l quadro dipinto, non frutto di prognosi ma basato su dati di
inchiesta, è allarmante. "Le misure imposte dai provvedimenti
governativi per il contenimento dell'epidemia, hanno portato
alla totale interruzione di moltissime attività produttive -
scrive il giudice - per le molteplici precauzioni sanitarie da
adottare nei luoghi di produzione. Da una parte, l'attuale
condizione di estremo bisogno persino di cibo di tante persone
senza una occupazione stabile, o con un lavoro nell'economia
sommersa, può favorire forme di soccorso mafioso prodromiche al
reclutamento di nuovi adepti". "Dall'altra, il blocco delle
attività di tanti esercizi commerciali o di piccole e medie
imprese - spiega - ha cagionato una crisi di liquidità
difficilmente reversibile per numerose realtà produttive, in
relazione alle quali un 'interessato sostegno' potrebbe
manifestarsi nelle azioni tipiche dell'organizzazione criminale,
vale a dire l'usura, il riciclaggio, l'intestazione fittizia di
beni, suscettibili di evolversi in forme di estorsione o,
comunque, di intera sottrazione di aziende ai danni del titolare
originario". (ANSA).
Mafia: gip, clan pronti a sfruttare crisi Covid
Clan pronti a reclutare nuovi adepti e impadronirsi aziende