(ANSA) - PALERMO, 21 MAG - Sul fallito attentato dell'Addaura "Giovanni Falcone parlò nel 1989 di 'menti raffinatissime' e indicò Domenico Sica". Lo ha detto la giornalista francese Marcelle Padovani alla presenza anche di don Luigi Ciotti e Rosaria Costa, la vedova di Vito Schifani, uno dei tre agenti uccisi nel 1992 , oggi pomeriggio durante"Capaci, non dimenticare", una conversazione in streaming organizzata dall'associazione "Strada degli Scrittori", Rispondendo ad una domanda di Felice Cavallaro, la corrispondente de "Le Nouvel Observateur",autrice del libro "Cose di Cosa nostra" scritto con Falcone ha raccontato: "Non avevamo i telefonini all'epoca, quindi passarono due o tre giorni dal fatto e ricevetti una chiamata da Giovanni Falcone che mi disse:'Tu sai benissimo che la prima persona che ti chiama è responsabile del guaio che ti è successo.
Falcone: Padovani, su menti raffinatissime si riferiva a Sica
Giornalista, mi chiamò giudice e mi fece quel nome