(ANSA) - PALERMO, 03 GIU - "L'ho saputo poco fa. Spero sia un
nuovo inizio per questa periferia spesso dimenticata".
La dirigente scolastica non ha pensato solo a mandare avanti
la didattica a distanza, ma ha cercato di essere vicina ai
bisogni delle tante famiglie povere diventate ancora più povere
a causa del Covid-19 e della quarantena che ha messo in
ginocchio i tanti lavoratori in nero del quartiere.
La preside ha lanciato una campagna di raccolta fondi per
donare cibo, e non solo, ad alcune famiglie in difficoltà. Suo
l'appello per recuperare pc e tablet per consentire ai suoi
allievi di seguire le lezioni a distanza, un appello raccolto da
tutt'Italia.
"No, francamente non me l'aspettavo. Lavoro in silenzio e
cerco di fare il necessario, niente di più - aggiunge - E' un
riconoscimento che va al gruppo che a scuola, in questi anni, ha
fatto un grandissimo lavoro. Utilizzerò il riconoscimento per
riaccendere i riflettori su questa periferia per la quale spero
sempre in un riscatto, non solo economico ma anche sociale. Non
è facile. Qui si passa dall'interesse per le condizioni del
quartiere all'oblio e così non va bene. I miei ragazzi devono
avere la possibilità di sognare come gli altri giovani di
Palermo e di ogni altra parte d'Italia. Ma per adesso non
possono fare grandi progetti e questo non è giusto". (ANSA).
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