Sicilia

Arte: in Sicilia terza tappa di Bias 2020 con cento artisti

Il 24 giugno al Parco Lilibeo di Marsala la Biennale arte sacra

Chiara Donà delle Rose

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 22 GIU - I riflettori della Biennale d'Arte Sacra delle Religioni dell'Umanità nella terza tappa italiana saranno puntati in Sicilia ed in particolare al Parco Archeologico di Lilibeo a Marsala. Appuntamento per gli amanti dell'arte e della cultura mercoledì 24 giugno 2020 alle ore 17. 30. La Bias 2020, che rappresenta una esposizione transnazionale voluta e promossa da Fondazione Donà dalle Rose insieme con Wish-World International Sicilian Heritage e l'artista Rosa Mundi ideatrice sin dal 2009, per la sua terza edizione coinvolge ben 100 artisti provenienti da tutto il mondo. Sono stati selezionati per dare voce al duplice concetto tematico di Tempo e Gioco, alla luce di ciò che da sempre Bias sostiene e promuove: l'arte quale strumento di indagine, denuncia e conoscenza.
    Dopo il vernissage di apertura della terza edizione che ha avuto luogo il 12 giugno 2020 nella Darsena della Marina di Sant'Elena a Venezia, sede dello Yancht Club e dello Yachting Club di Venezia, ed il 13 giugno a Villa Barbarigo a Valsanzibio nel cuore dei Colli Euganei, adesso è la volta dell'apertura della terza sede il 24 giugno, il Parco Archeologico del Lilibeo a Marsala, ed il 1 luglio alle ore 18,00 di un'altra sede al Mume, Museo Regionale di Messina, dove sarà possibile ammirare opere di varia natura create da artisti contemporanei del panorama internazionale che hanno realizzato una riflessione sul tema di questa edizione "the time of game, the game of time".
    La preview della Bias a Marsala coinciderà con l'apertura del Parco Archeologico dopo emergenza Covid 19. Si proseguirà nelle prossime aperture al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo, il 10 luglio con la collaborazione della Fondazione Sant'Elia e della Fondazione Sicilia e l'11 luglio alle ore 17,30 nella oramai storica sede della Fondazione Orestiadi a Gibellina Nuova.
    «Bias promuove un'Arte privata di visioni nazionalistiche e costrizioni geopolitiche, con l'intento di arrivare a creare e promuovere un linguaggio universale che sappia superare non solo barriere ideologiche ma anche difficoltà oggettive, come nel caso del Covid. Quest'anno si parte da Venezia in un ideale viaggio attraverso l'umanità, dal Nord al Sud non solo dell'Italia ma anche del mondo, nella certezza che l'arte non muore mai», dichiara Chiara Modìca Donà dalle Rose, Direttrice BIAS 2020. (ANSA).
   

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