Sicilia

Gira videoclip senza permessi, denunciata Angela Chianello

Diventata famosa dopo frase "Non ce n'è coviddi"

Redazione Ansa

  Angela Chianello, diventata famosa per la frase "Non ce n'è coviddi", pronunciata lo scorso giugno nel corso di un servizio televisivo nella borgata palermitana di Mondello, è stata denunciata dalla polizia di Stato dopo il video girato in spiaggia, insieme ad alcuni giovani, nel quale balla e canta un canzone che ha la famosa frase come ritornello. La donna è accusata di avere organizzato uno spettacolo in spiaggia, dunque su area demaniale, senza le necessarie autorizzazioni rilasciate dalla questura. Con lei è stato denunciato anche il suo agente e promoter.

   Nel video, oltre ad Angela Chianello, ci sono diverse comparse, tutte senza mascherina. Per questo motivo sono scattate anche le sanzioni previste dalla norme anti covid. La donna ha decine di migliaia di follower su Instagram.

 La Polizia di Stato in una nota spiega che ha indagato ,Angela Chianello ed il suo "web manager", "per avere realizzato, in qualità di promotori e organizzatori, uno spettacolo-evento pubblico occupando abusivamente ed arbitrariamente un'area demaniale marittima in concessione, tenuto peraltro in assenza della prescritta licenza di pubblica sicurezza e dell'agibilità dei luoghi". L'organizzazione, la promozione e lo svolgimento dell'evento musicale è stato fatto - dice la questura di Palermo - in violazione della vigente normativa di contenimento del contagio del virus Covid-19. I poliziotti del commissariato "Mondello", in virtù di quanto ricostruito anche attraverso l'acquisizione di filmati, video e notizie dai principali social network e da alcune testate giornalistiche on line, hanno ricostruito che domenica mattina, verso le 7, un gruppo di circa 20 persone ballava e cantava senza indossare dispositivi di protezione individuale ed in violazione del prescritto distanziamento sociale.

Chianello, insieme a colui che si è accreditato suo web-manager - agente, insieme a persone ancora non identificate sono ritenuti responsabili anche di violazioni amministrative della normativa anti-covid: non hanno indossato dispositivi di protezione, non hanno mantenuto la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, sono entrati in un'area pubblica in violazione del divieto di assembramento, hanno svolto una manifestazione in forma dinamica senza osservare le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento del contagio da covid 19, violando infine il divieto di tenere spettacoli anche all'aperto. 

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