(ANSA) - PALERMO, 14 MAG - Beni per oltre 3,5 milioni di euro
sono stati confiscati dalla guardia di finanza del comando
provinciale di Palermo a due fratelli palermitani, Giuseppe e
Maurizio Sanfilippo, rispettivamente di 69 e 61 anni, accusati
di usura e ritenuti da anni i maggiori referenti del credito
illegale a Palermo e provincia. Secondo le indagini dei
militari, i due fratelli prestavano soldi a commercianti e
imprenditori in difficoltà applicando tassi d'interesse che
arrivavano fino al 60% su base annua.
L'attività di oggi si ricollega ad un'operazione del 2011,
denominata "The Uncle" - lo zio, come si faceva chiamare uno dei
due fratelli dalle vittime e dai collaboratori - ed è stata
condotta dal nucleo di polizia economica e finanziaria della
guardia di finanza, guidata dal colonnello Gianluca Angelini.
Maurizio Sanfilippo ha patteggiato una pena a tre anni e tre
mesi di reclusione, mentre Giuseppe è attualmente in giudizio.
La confisca ha riguardato due imprese, un bar tabaccheria a
Misilmeri (Pa) e un negozio di abbigliamento a Palermo; 14
immobili, tra abitazioni, locali commerciali e appezzamenti di
terreno, tra Palermo, Bagheria, Trabia e Termini Imerese; 11
veicoli; 20 rapporti finanziari. Una delle vittime di usura, in
ritardo con i pagamenti, era stata avvicinata, minacciata e
malmenata da un "collaboratore" dei fratelli, costringendo gli
inquirenti ad accelerare le fasi dell'operazione e arrestando in
flagranza di reato l'esecutore del pestaggio, proprio nel
momento in cui si apprestava ad incassare la rata. Almeno una
ventina delle presunte vittime sono state convocate al comando
provinciale della Guardia di Finanza. Ma quanto scattò
l'indagine solo tre iniziarono a collaborare. (ANSA).
Usura: confisca da 3,5 mln di euro a due fratelli a Palermo
Gdf, prestiti a un tasso fino al 60%, pestaggi a chi non pagava