(ANSA) - CINISI, 18 AGO - "Felicia Bartolotta Impastato non è
stata soltanto la madre di Peppino, noto per le sue denunce
contro le attività di Cosa Nostra, a seguito delle quali fu
assassinato il 9 maggio 1978, ma una donna che nella sua vita ha
attivamente lottato contro pregiudizi, imposizioni della società
e soprattutto contro la cultura mafiosa che pervadeva la vita di
tutti i giorni a Cinisi e con cui il paese non ha fatto ancora i
conti definitivamente". E' stato ribadito ieri sera nel corso
del secondo appuntamento di "Viva la Differenza", la rassegna
alla scoperta dell'universo femminile ideata da Carla Garamella
e Giovanna Cossentino, ospitata nell'atrio comunale di Cinisi e
inserita nel programma estivo "Emozioni d'Estate 2021" curato
dalla Pro Loco 2.
A proposito di questa distanza il sindaco Giangiacomo
Palazzolo, che ha seguito l'incontro seduto tra il pubblico, ha
voluto sottolineare "come il grande assente a questo incontro
fosse la popolazione di Cinisi dato che la maggior parte degli
intervenuti proveniva da fuori paese". "Dopo sette anni dal mio
insediamento - ha aggiunto - ho ancora mille difficoltà nel
comprendere cosa c'è alla base di questo rapporto tra Cinisi e
la famiglia Impastato. In paese c'è ancora troppa gente che
storce il naso quando si parla della storia di Peppino. Bisogna
accettare che si tratta di un rapporto non sano e incontri come
questo sono utilissimi per confrontarsi, sono un laboratorio
civico dal quale partire". (ANSA).
Presentano libro su Felicia Impastato, ma concittadini assenti
Sindaco, troppa gente storce naso quando si parla di Peppino