(ANSA) - PALERMO, 19 AGO - Il kàntharos attico a figure rosse
è attribuibile alla produzione del pittore di Brygos. Sulla
fascia figurata del vaso è rappresentato Dioniso con satiri e
menadi, disegno attribuito al noto pittore greco antico, vissuto
tra il VI e il V secolo a.
Una metodologia finalizzata all'autenticazione di reperti
ceramici tramite l'ottimizzazione di test basati sulla
termoluminescenza nell'ambito di un progetto avviato nel 2019 in
collaborazione con il Laboratorio del Falso dell'Università di
Roma Tre.
Nel Laboratorio analisi superfici Roma Tre (Lasr3), diretto
dal prof. Luca Tortora, i docenti dell'Università di Catania -
Anna Gueli, responsabile dei laboratori Ph3dra del dipartimento
di Fisica e Astronomia "Ettore Majorana", e Carlo Trigona del
Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica -
hanno realizzato la fase di prelevamento del campione e le
misure indirette per la stima delle variazioni termiche in
presenza del proprietario del manufatto.
"Nel corso della fase del prelevamento è stata applicata la
procedura messa a punto in laboratorio per l'analisi di
compatibilità con l'età presunta di manufatti in ceramica e
terracotta incrociando i risultati della termoluminescenza con
quelli ottenuti con i metodi di misura e trasduzione non
invasivi - spiegano Gueli e Trigona -. I risultati hanno
permesso di confermare l'attribuzione del kàntharos alla
produzione più antica del pittore di Brygos e anche di validare
la nuova procedura nata nei laboratori dell'ateneo catanese".
Una tecnica avanzata che verrà presentata al prossimo
congresso internazionale Metrology for Archaeology and Cultural
Heritage "MetroArcheo" in programma a Milano dal 20 al 22
ottobre prossimi. (ANSA).
Archeologia: Kàntharos attico attribuito a pittore di Brygos
Grazie a tecnica innovativa messa a punto da ateneo di Catania