(ANSA) - PALERMO, 24 SET - E' stata il simbolo del martirio del giudice Rosario Angelo Livatino, oggi la Ford Fiesta amaranto sulla quale il magistrato viaggiava quando è stato ucciso, è stata esposta per la prima volta nel centro culturale San Domenico, a Canicattì, a piedi. L'utilitaria - scortata dalle gazzelle dei carabinieri del Nor della compagnia di Canicattì - era custodita nel garage di Angelo Terrana, 91 anni, amico di famiglia dei Livatino.
A spendersi per poter esporre la vettura in occasione della "Settimana della Legalità - Festival Collegamenti", con più incontri con Angelo Terrana, è stato il capitano Luigi Pacifico che guida la compagnia dell'Arma di Canicattì. L'ufficiale dei carabinieri è riuscito, facendo superare all'anziano ogni ritrosia, a riportare sotto gli occhi di tutti quello che è il simbolo di impegno, lealtà, dedizione e antimafia vera.
Mentre era al volante di quell'auto - il 21 settembre del 1990 - e stava spostandosi da Canicattì verso il tribunale di Agrigento, il giudice Livatino venne affiancato dai killer della Stiddra. La piccola utilitaria - che adesso non ha più fori di proiettile, né il parabrezza in frantumi - venne centrata da diversi colpi d'arma da fuoco, poco prima che il giudice tentasse la fuga lungo la scarpata sottostante di contrada Gasena, lungo la statale Agrigento-Caltanissetta.
(ANSA).
Mafia: l'auto di Livatino esposta a Canicattì
Iniziativa nell'ambito del Festival della Legalità Collegamenti