(ANSA) - PALERMO, 05 LUG - Avrebbero fatto fallire una
società per costituirne una seconda e proseguire l'attività
scolastica in un istituto paritario di Partinico. I finanzieri
del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un'ordinanza
di applicazione di misure cautelari emessa dal gip di Palermo,
su richiesta della procura nei confronti di 2 due donne, che
per un anno sono state interdette e non potranno svolgere
l'attività imprenditoriale.
I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di
Palermo sono riusciti a ricostruire la presunta bancarotta
attraverso accertamenti contabili, documentali e finanziari. E'
stata ipotizzata la distrazione di fondi attraverso il
trasferimento in modo illegale dell'attività d'impresa verso una
società neocostituita, con un contratto di cessione di ramo
d'azienda, per un importo nettamente inferiore rispetto al reale
valore di mercato, lasciando la precedente società, poi
fallita, in grave stato di dissesto con debiti per oltre 1,7
milioni di euro. Secondo i militari nei bilanci societari non ci
sarebbe stata traccia della reale situazione debitoria
dell'impresa. L'istituto sequestrato è stato affidato ad un
amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Palermo,
con il compito di garantire la continuità dell'attività
scolastica e mantenere i livelli occupazionali, per preservare i
diritti dei lavoratori e della stessa utenza, rappresentata
dagli studenti. (ANSA).
Bancarotta fraudolenta: sequestrata scuola paritaria
Sospese per un anno due donne ai vertici società Istituto