(ANSA) - CATANIA, 17 GEN - Una farmacia di Catania avrebbe
avuto la quasi esclusività della fornitura di dispositivi medici
ed integratori alimentari per cure palliative per malati
terminali. Questo le avrebbe permesso, nel 2020, di fatturare
all'Asp 645.
Secondo l'accusa, l'impiegato avrebbe ricevuto beni materiali
e la promessa di denaro ogni mese per gestire pratiche
assegnategli al fine di garantire alla farmacia la quasi
esclusività della fornitura di dispositivi medici ed
integratori alimentari per cure palliative destinati a malati
terminali limitando la libera scelta di questi ultimi a quel
solo esercizio commerciale. l pazienti sarebbero stati
contattati per agevolare la gestione della richiesta e quindi la
fornitura dei dispositivi medici dalla farmacia coinvolta nella
vicenda. Il tutto, secondo le indagini del Nas di Catania,
sarebbe avvenuto con l'illecita collaborazione di un'assistente
sociale che svolgeva l'attività per conto di associazioni in
convenzione con l'Asp. Dalle indagini inoltre, è emerso che un
noto dirigente medico dell'Asp avrebbe prescritto prodotti
sanitari privilegiando aziende che in cambio lo avrebbero
rifornito gratuitamente di altre specialità e dispositivi medici
da utilizzare per la sua attività ambulatoriale privata, oltre
che alla promessa di viaggi di piacere. (ANSA).
Corruzione, farmacia privilegiata per medicine cure terminali
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