(ANSA) - PALERMO, 22 GEN - Un pubblico partecipe e commosso
ha assistito il 21 gennaio ad Agrigento alla intitolazione della
sala del teatro Pirandello all'indimenticato Maestro Pippo
Flora, scomparso un anno fa. Un'iniziativa promossa dal Comune
di Agrigento e dalla Fondazione Teatro Pirandello per ricordare
l'ex sovrintendente, musicista e compositore raffinato.
Il Maestro Flora, autore di musical di successo come "I
promessi sposi" messo in scena con la regia dello stesso Guardì,
era considerato l'anima musicale e culturale di Agrigento. Fino
all'ultimo aveva voluto rimanere a vivere, nella sua casa in
cima alla Rupe Atenea, "il posto più bello di Agrigento" diceva,
con vista sulla Valle dei templi. E proprio "Il canto della
Vallata", diventato in un certo senso "l'inno ufficiale" della
Valle dei templi, ha aperto la manifestazione con l'esecuzione
del Coro Magnificat di Agrigento diretto dall'attuale
sovrintendente del Teatro Pirandello Alessandro Patti. Un brano
che fa parte del musical "Nela e Sahabin", una delle prime opere
del maestro, che è stato cantato da decine di artisti
agrigentini cresciuti alla scuola di Pippo Flora.
Il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, che ha scoperto
la targa intitolata al Maestro, ha ricordato che nel '95 fu
proprio Pippo Flora a riuscire a far riaprire il Teatro, chiuso
da trent'anni, che guidò da sovrintendente insieme alla
direzione artistica di Michele Guardì. L'inaugurazione fu
affidata a "I giganti della Montagna", del regista Giorgio
Strehler. Miccichè ha invitato a salire sul palco anche il
sindaco del tempo, Calogero Sodano. La serata è stata conclusa
con il brano "Padre Nostro", tratto dal musical "I promessi
sposi", eseguito da Giò Di Tonno, Graziano Galatone, Noemi
Smorra, Cristian Gravina e dal Coro Magnificat di Agrigento.
(ANSA).
Sala del Teatro Pirandello Agrigento intitolata al Maestro Flora
Serata con Michele Guardì in ricordo autore di tanti musical