(di Concetta Rizzo)
(ANSA) - LAMPEDUSA, 03 FEB - Sarebbero morti di fame e di
freddo le vittime dell'ennesima tragedia dell'immigrazione
avvenuta nel Canale di Sicilia. Otto cadaveri (5 uomini e 3
donne, una delle quali incinta) sono stati trovati su un barcone
soccorso ieri sera da una motovedetta della Guardia costiera a
42 miglia da Lampedusa, in acque Sar Maltesi.
Straziante il racconto di chi ha assistito alla scena. Una
giovane mamma ha perso i sensi ed è morta, mentre il bimbo che
stringeva fra le braccia è finito in acqua annegando. Stessa
sorte è toccato a un giovane che era svenuto.
A ricostruire la tragedia sono stati i 42 superstiti (uno è
minorenne), visibilmente sotto choc: hanno raccontato che non
mangiavano da giorni e che avevano anche finito l'acqua. La
Procura guidata da Salvatore Vella ha aperto un fascicolo a
carico di ignoti per favoreggiamento dell'immigrazione
clandestina e morte quale conseguenza di altro reato ed ha
disposto l'autopsia sugli 8 cadaveri. Al momento le bare si
trovano nella piccola camera mortuaria del cimitero di Lampedusa
dove dal mse scorso ne erano state sistemate altre 4. "E'
indispensabile, che le istituzioni si interessino a questa
terra. Nella camera mortuaria ci sono 12 bare, ammassate una
sopra l'altra. A vederle sembra proprio che nessuno si
interessi e faccia niente - tuona il parroco di Lampedusa don
Carmelo Rizzo - . Si parla, si parla, mentre si verificano
tragedie su tragedie. Abbiamo bisogno di vicinanza concreta e
non di parole".
Al parroco fa eco il sindaco Filippo Mannino: "Non abbiamo
più risorse, non abbiamo personale, non abbiamo più le forze per
far fronte a questa emergenza senza fine. Roma smetta di usare
Lampedusa come pomo della discordia e assuma decisioni
immediate. Il Comune non può più fronteggiare quest'odissea. Se
Roma continuerà soltanto con le promesse, per avere risposte
concrete ci rivolgeremo a Bruxelles". E aggiunge:"Ringrazio la
Capitaneria e la Guardia di finanza che fanno un lavoro
incessante e lodevole, salvando vite anche nella zona Sar
Maltese dove ci sono altri che ignorano le richieste di soccorso
e di aiuto...".
Accuse che aprono una nuova polemica sul fronte dei rapporti
Italia-Malta. Il barcone nella mattinata di giovedì, era stato
infatti avvistato da un peschereccio tunisino che aveva lanciato
l'allarme, spiegando via radio che a bordo vi era probabilmente
un cadavere. Ma solo nel tardo pomeriggio le autorità de La
Valletta hanno girato la richiesta al comando generale della
Capitaneria di porto di Roma che ha inviato sul posto una
motovedetta dove sono stati trasbordati sia i superstiti che gli
otto cadaveri trasferiti a Lampedusa. Nel giro di poche ore
sull'isola si sono registrati compkessivamente 7 sbarchi, per un
totale di 304 persone. "Il Governo Meloni non ci lasci da soli
a gestire quest'immane tragedia" è l'appello lanciato dal
sindaco Mannino. E da Stoccolma, dove è in visita, la presidente
del consiglio risponde:"Il tema fondamentale rimane la
cooperazione: offrire alternative a chi va via, a chi scappa.
Questo è un lavoro che l'Italia sta facendo, se lo facesse in
modo più significativo l'Europa farebbe la differenza". Mentre
il leader della Lega e vice premier Salvini mette le mani
avanti: "Il decreto ong non cambia di una virgola" dice
riferendosi alla richiesta del Consiglio d'Europa di ritirare o
rivedere il provvedimento. "L'Europa invece di dar lezioni,
aiuti l'Italia a non essere l'unico punto di approdo dei
migranti". La nave Sea Eye 4 sta, intanto, sta facendo rotta
verso il porto di Pesaro dopo aver soccorso 109 persone, tra cui
numerosi bambini. (ANSA).
Nuova tragedia nel Canale di Sicilia, 8 morti su barcone
Altri due, tra cui un neonato, sarebbero finiti in mare