(ANSA) - PALERMO, 03 FEB - Le indagini dei carabinieri che
hanno portato alla sospensione del funzionario dell'ufficio
tecnico dell'Ars Giuseppe Mirici Cappa non sono chiuse. C'è
ancora da chiarire, ad esempio, se l'unico imprenditore che ha
subito pressioni da Mirici Cappa sia stato il titolare della
ditta Abathia che gestisce la bouvette dell'Ars.
Le accuse di concussione nei confronti di imprenditori
dell'arredamento per uffici, dei traslochi, manutenzioni e
imprese di sorveglianza, infatti, sarebbero cadute.
Le indagini sono partite dalla denuncia del rappresentante
legale della cooperativa che gestisce dal 2019 il bar e la
bouvette. Secondo quanto riferisce la vittima, Mirici Cappa gli
avrebbe imposto fornitori di caffè e altri prodotti. "Con fare
arrogante mi disse chi vi credete di essere… cominciate col
piede sbagliato", gli avrebbe detto Mirici Cappa. Da quel
momento il clima al bar e al ristorante sarebbe diventato
impossibile. Tanto che l'imprenditore si presentò dai
carabinieri per presentare denuncia. La vicenda arrivò a
Ruggero Moretti, responsabile unico del procedimento. Ci fu una
riunione, ma non sarebbe cambiato alcunché.
Gli altri imprenditori hanno negato invece di aver subito
pressioni o di aver fatto regali al funzionario. Anche se
nell'ordinanza del gip si fa cenno a traslochi da un
appartamento di corso Tukory a una casa di Campofelice di
Roccella, manutenzioni in casa del funzionario, assunzioni in
una impresa di vigilanza, forniture di tavoli e altri oggetti da
parte di un'azienda che si occupa di arredi ufficio.
Resta da chiarire, infine, la vicenda dei soldi. Una donna
che abita vicino al funzionario trovò a terra una busta con
15.250 euro. Il giorno prima Mirici Cappa aveva subito una
perquisizione. Secondo l'accusa la busta era del funzionario che
aveva pensato così di disfarsi dei soldi. (ANSA).
Indagato funzionario Ars, inchiesta non è chiusa
Secondo accusa le vittime sarebbero diverse
