(ANSA) - PALERMO, 27 FEB - Temevano che volesse vendicare il
padre, ucciso da un killer nove anni fa in pieno giorno. E che
per questo si fosse fidanzato prima con la figlia, poi con la
nipote dell'assassino. Una storia drammatica che emerge dalle
indagini che oggi hanno portato all'arresto di Tony Lipari,
accusato dell'omicidio del boss Giuseppe Di Giacomo, ammazzato
nel 2014 a Palermo. All'agguato aveva assistito il figlio della
vittima, all'epoca solo un bambino. Agli investigatori aveva
anche dato una sommaria descrizione dell'assassino che, però,
aveva il volto coperto da un casco.
Intercettando i familiari del killer, i carabinieri hanno ora
scoperto che il ragazzino, adesso quasi maggiorenne, aveva
stretto una relazione con la figlia di Lipari e poi con la
nipote. Un comportamento anomalo per la famiglia del killer che
temeva che il giovane cercasse una vendetta.
Ed è proprio ascoltando nel conversazioni dei Lipari che i
carabinieri hanno risolto il giallo dell'omicidio di Di Giacomo.
"Perchè a quello non l'ammazzò Tony?", dice il fratello del
killer alla moglie cercando di capire come gestire la relazione
tra i due ragazzi. (ANSA).
Mafia: figlio boss ucciso aveva relazione con nipote killer
Famiglia temeva che il giovane cercasse vendetta