(ANSA) - MARINELLA DI SELINUNTE, 14 MAR - "Mi indigna l'idea
che il nome e la memoria dei miei genitori possano essere stati
utilizzati per commettere azioni riprovevoli". Lo scrive in una
lettera inviata all'ANSA Lidia Tusa, sorella di Sebastiano,
morto in un incidente aereo nel 2019, e figlia di Vincenzo e
Aldina Cutroni.
Tra le contestazioni contenute nell'inchiesta della Guardia di
Finanza c'è la realizzazione dei lavori non autorizzati per la
sepoltura delle ceneri di Vincenzo Tusa e sua moglie al Parco di
Selinunte. "Trovo profondamente rozzo e offensivo che il luogo
del loro riposo possa essere stato oltraggiato e vilipeso nel
tentativo di occultare le tracce degli illeciti commessi per
bieco interesse privato", scrive Lidia Tusa. La cerimonia di
deposizione delle ceneri dei coniugi Tusa è avvenuta il 7
dicembre 2020, alla presenza della figlia e dell'ex assessore
regionale Alberto Samonà. "Se quanto è stato scritto corrisponde
al vero, ad essere offesi non saranno stati soltanto Vincenzo
Tusa e Aldina Cutroni, ma anche Sebastiano Tusa, me stessa e
tutti coloro che hanno dedicato la vita a studiare, difendere e
valorizzare il patrimonio culturale siciliano", aggiunge Tusa.
Sebastiano Tusa, fu soprintendente del Mare, dall'11 aprile 2018
fino alla morte ricoprì la carica di assessore ai Beni culturali
per la Regione Siciliana. (ANSA).
Beni culturali: Lidia Tusa, non oltraggiare sepoltura genitori
Lettera all'ANSA dopo inchiesta magistratura su parco Selinunte