Sicilia

A Siracusa un Prometeo e una Medea dei nostri tempi

Dall'11 maggio al Teatro Greco la 58/a stagione dell'Inda

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 26 APR - Si inaugura l'11 maggio la stagione numero 58 delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, con Prometeo incatenato di Eschilo per la regia di Leo Muscato e la traduzione di Roberto Vecchioni. Il giorno successivo torna per la settima volta Medea di Euripide, regia di Federico Tiezzi e traduzione di Massimo Fusillo. Medea sarà Laura Marinoni che ha riscosso nelle scorse stagioni consensi unanimi, il ruolo di Prometeo è affidato a Alessandro Albertin.
    In conferenza stampa è stata presentata anche la nuova soprintendente dell'Inda, Valeria Told, nominata dal ministro Sangiuliano nel ruolo ricoperto da Antonio Calbi.
    Prometeo nella visione di Leo Muscato è l'eroe incatenato "in un sito industriale abbandonato - ha spiegato il regista -. La natura non la si vede più. Prometeo per avere disobbedito a Zeus è ora inchiodato ad una ciminiera. Lui, detentore di tutte le tecniche e le abilità, le ha donate agli uomini. Ma come sono state usate? Per alimentare le finanze di un capitalismo malato, che serve pochi e danneggia tutti gli altri. Cosa hanno fatto gli uomini del fuoco che è simbolo di scienza, di tecnica, di sapere? E allora avremo una rupe rossa, un monito per tutti noi, perché il progresso umano non sia un'occasione per distruggere il solo mondo che abbiamo. Sono certo che il protagonista, Alessandro Albertin, lascerà un segno in questo palcoscenico unico al mondo".
    Con Federico Tiezzi, che a Siracusa ebbe il premio Flaiano per la sua Antigone nel 2018, avremo una Medea donna del 900, "è un testo - ha detto il regista - capitale della cultura europea, che respira il dramma borghese, è una tragedia familiare, alla Strindberg".
    Gli spettacoli andranno avanti fino al 2 luglio. (ANSA).
   

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