(ANSA) - PALERMO, 30 MAG - La corte d'appello di Palermo
presieduta da Adriana Piras ha assolto Rosario Basile, ex patron
di Ksm, dall'accusa di molestie e tentata violenza privata e
dichiarato prescritto il reato di calunnia. In primo grado era
stato condannato a tre anni e mezzo.
Il processo riguardava la relazione fra Basile e una ex
dipendente da cui era nato un figlio. Secondo l'accusa, l'ex
patron del colosso della sicurezza privata avrebbe minacciato la
donna affinché non rivelasse che il figlio era suo. Una
consulenza sul Dna, allegata al processo civile, stabilì invece
una compatibilità del 99,9 per cento. L'imprenditore avrebbe
licenziato la dipendente e fatto "carte false" per screditarla.
Questa parte non aveva già retto al vaglio del Tribunale. Nel
corso di un interrogatorio davanti al giudice per le indagini
preliminari Basile aveva respinto l'accusa di avere ordito un
piano contro la donna, ma si era detto pronto ad assumersi le
proprie responsabilità di padre. (ANSA).
Molestie e violenza privata,assolto in appello ex patron Ksm
In primo grado Rosario Basile era stato condannato