Sicilia

Trame di arte tessile nella Sicilia normanna

Un volume della Fondazione Federico II sul Tiraz normanno

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 20 GIU - Anche la storia della tessitura propone un modello multiculturale siciliano soprattutto nel periodo normanno. A farsene interprete è lo stilista Elio Ferraro: i suoi caftani, vere opere d'arte, sono gli elementi iconici del volume "Divine trame" edito dalla Fondazione Federico II che sarà presentato domani.
    Con dettagli in lamina d'oro sulla copertina e pregiati particolari in tessuto all'interno, il libro racconta l'arte tessile delle civiltà mediorentali e bizantine e la storia di quello che fu il più antico e florido opificio, il Tiraz del Palazzo Reale di Palermo.
    Ferraro, che ha scelto la sua Sicilia dopo varie esperienze all'estero, è impegnato nella ricerca tessile storica e geografica arricchita da ricami manuali, lontani dalle logiche industriali e "seriali" della moda dei giorni nostri.
    Designer creativo, ha ricostruito il periodo normanno con opere che si integrano perfettamente con gli ambienti di Palazzo Reale e altri luoghi della Sicilia. La sua narrazione stilistica e sartoriale rievoca i fasti di una corte cosmopolita.
    "Il pretesto narrativo di questa pubblicazione - dice Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II - è il patrimonio tessile siciliano basato su molteplici contaminazioni. La Sicilia è da sempre luogo dell'incontro tra popoli e il magnifico laboratorio del Tiraz rappresenta la sua capacità di tessere modelli di convivenza multietnica". (ANSA).
   

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