(ANSA) - PALERMO, 22 GIU - "Ulisse è in ognuno di noi ed è la
somma delle sfide, degli scontri o delle fortune che la vita ti
mette davanti". Lo dice all'ANSA Giuseppe Sartori, l'attore che
al Teatro Greco di Siracusa ha riscosso enormi successi con
Edipo l'anno scorso, ma anche con Oreste.
"E' allora che l'aeroporto diventa l'Isola dei Feaci, dove
nell'Odissea il nostro personaggio - racconta Sartori - inizia a
ricordare le sue peripezie, tutto quello che lo ha condotto lì,
le avventure con Circe, con il Ciclope, l'incontro nell'Ade con
l'anima di Tiresia e con la madre. E, come avviene negli
aeroporti, le persone si incontrano, si incrociano vite ed
esperienze. La complessità dello spettacolo nasce da 80 persone
in scena che continuamente interagiscono. Un grande lavoro".
"Ulisse è veramente quell'eroe che la cultura occidentale
ama? - si chiede Sartori - Sicuramente, ma è anche opportunista,
mentitore e molte delle sue scelte hanno conseguenze devastanti
come nell'incontro con Polifemo che costerà la vita a qualcuno
dei suoi compagni, e i pericoli immensi provocati dalla
relazione con Circe. E il ritorno ad Itaca; siamo sicuri che
Ulisse lo volesse veramente o non perdeva tempo per non
affrontare le sue responsabilità? Sono domande legittime".
Le scene sono firmate da Cristina Querzola e Lucia D'Angelo
e i costumi di Valentina Davoli. Le musiche sono del canadese
Reuben and the Dark. In scena anche Massimo Cimaglia, Giovanna
Di Rausa, Giulia Fiume, Alessio Del Mastro, Gabriele Beddoni e
Gianlorenzo De Donno, Si replica fino al 2 luglio. (ANSA).
Sartori, 'il mio Ulisse bloccato in aeroporto dagli dei'
In scena dal 29 giugno a Siracusa per la stagione dell'Inda
