Sicilia

Legambiente, per Lagalla Palermo sta invertendo la tendenza

Sull'ambiente il sindaco accusa l'immobilismo degli anni passati

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 23 OTT - Per Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, il capoluogo siciliano è ultimo insieme a Catania, nel trentesimo rapporto "Ecosistema urbano", perché paga l'immobilismo pluriennale. "Oltre a essere ferma in questa classifica - spiega Lagalla - in generale Palermo è stata ferma negli ultimi anni. Un elemento su tutti certifica questa stasi, ovvero il fatto che il Comune fosse senza bilanci approvati dal 2019. Questa amministrazione è riuscita in poco più di un anno ad approvare otto documenti contabili, un risultato che non era affatto scontato, anzi, e che serve a far ripartire la città.
    C'è da scontare ritardi, non è pensabile di ottenere tutto nel giro di pochi mesi".
    La classifica di Legambiente attesta che la città è in coda in molti dei diciannove indicatori di performance ambientali.
    Uno tra questi è rappresentato dai rifiuti. Cresce la produzione procapite annua (dai 536 della passata edizione ai 572 di quest'anno) mentre la percentuale di raccolta differenziata si ferma a un poco incoraggiante 16,3%.
    "Stiamo puntando su fondi Pnrr, altre risorse europee e dello Stato per attuare un cambio di passo sull'igiene urbana e sulla differenziata - assicura Lagalla - da poche settimane è partita la fase della consegna di kit e di informazione per implementare il porta a porta e presto saranno disponibili alla Rap circa 180 mezzi nuovi, più nuovi investimenti sul polo impiantistico di Bellolampo. Su questi aspetti e sull'incremento del personale, tra nuovi autisti e operatori ecologici, questa amministrazione punta per rilanciare la Rap". (ANSA).
   

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