(ANSA) - PALERMO, 20 NOV - Il Teatro Massimo di Palermo
inaugura la Stagione operistica mercoledì 22 novembre alle 20,00
con "I Capuleti e i Montecchi" di Vincenzo Bellini su libretto
di Felice Romani. Un'opera del 1830, composta in soli 45 giorni
per volere del governo asburgico che non lasciò scelta al genio
catanese.
"I Capuleti e i Montecchi", mutuato con molta libertà da
Shakespeare, mette in scena un conflitto infinito, odora di
battaglia, come la luminosa ouverture descrive e l'odio
inestinguibile di due famiglie che porterà alla morte Romeo e
Giulietta. "Resteranno giovani per sempre - afferma il regista -
come accade a chi muore giovane. Ma poi ho pensato che la nostra
società idealizza in modo feticistico la giovinezza, soprattutto
per le donne. L'allestimento vuole essere specchio di fronte a
queste pressioni della società. L'arte ha il potere di entrare
in contatto con il mondo che ci circonda, anche in un momento in
cui speranza, ingenuità e amore sembrano sparire e l'umanità
dispiega tutta la sua crudeltà e violenza".
"Avendo un coreografo come regista - spiega Wellber -
utilizzeremo la danza per dare vita a ciò che il canto non dice.
Romeo e Giulietta non muoiono con il veleno o il pugnale ma
verranno imbalsamati, pagando un prezzo altissimo". Secondo la
consuetudine dell'epoca Romeo e Giulietta sono due voci
femminili: il mezzosoprano russo Maria Kataeva e Marina Monzò,
che nel secondo cast diventano Anna Pennisi e Francesca Pia
Vitale. Completano il cast Ioan Hotea (Tebaldo), il basso Marco
Spotti (Capellio) e Gabriele Sagona. La scena è firmata da
Riccardo Massironi e i costumi da Edoardo Russo. In scena fino
al 28 novembre. (ANSA).
"I Capuleti e i Montecchi" inaugura stagione Massimo Palermo
Dal 22 novembre con maestro Wellber e regia del coreografo Cohen
