Sicilia

Scavi italiani, fortificazioni e rete di acque vicino a Baghdad

Missione università di Catania su antica città Tell Muhammad

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 29 NOV - Un complesso sistema di fortificazioni e di gestione delle acque che segnava il versante nord-orientale della città di Tell Muhammad, fondata all'inizio dell'epoca paleobabilonese (età di Hammurabi) nei pressi dell'odierna Baghdad è stato portato alla luce da ricercatori dell'università di Catania. È stato scavato per circa 40 metri il muro di cinta che delimitava un canale o un porto fluviale rivolto verso il fiume Tigri. L'antica città fu poi abbandonata in corrispondenza della cosiddetta Caduta di Babilonia (1595 avanti Cristo) da parte del sovrano Ittita Mursili. È quanto emerso dalla seconda campagna di scavi della missione archeologica Baghdad Urban Archaeological Project dell'ateneo etneo realizzata in collaborazione con lo State board of antiquities and Heritage iracheno e col supporto del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. La seconda campagna ha confermato i preziosi indizi emersi nel 2022, quando la missione aveva consentito di ritrovare la porta monumentale nella cinta muraria di Hammurabi, oltre a magnifici vasi e a due edifici risalenti al II millennio avanti Cristo.
    I risultati degli scavi saranno al centro di una conferenza stampa dell'archeologo Nicola Laneri, docente di Archeologia dell'università di Catania, che si terrà domani nell'aula magna del Palazzo Centrale dell'ateneo. Alla conferenza 'Sulle tracce di Hammurabi - I risultati degli scavi archeologici a Tell Muhammad' interverranno anche il rettore Francesco Priolo, la direttrice del Disum Marina Paino, il direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici Daniele Malfitana e l'ambasciatore italiano in Iraq Maurizio Greganti. (ANSA).
   

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