Sicilia

Cateno De Luca, 'siciliani e calabresi non sono tutti mafiosi'

Leader ScN: "presidenti Regioni querelino autori striscione"

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 03 DIC - "Rispetto alla manifestazione 'No Ponte' che si è svolta a Messina auspico che gli organizzatori prendano le distanze dallo striscione che ieri ha sfilato per la città e in cui si riporta una frase che rappresenta un'allusione intollerabile", lo afferma Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord.
    "La frase riportata nello striscione 'Il ponte unirà due cosche anziché due coste' è una dichiarazione di Don Luigi Ciotti, presidente di 'Libera', un uomo di chiesa che ha tutto il mio rispetto per il suo ministero e per le sue attività, ma che esempio sta dando con queste affermazioni? - aggiunge - Una generalizzazione che fa male alla stragrande maggioranza di siciliani e calabresi onesti". De Luca, che è deputato regionale e sindaco di Taormina, aggiunge: "Perché dare dei mafiosi in maniera indiscriminata ai siciliani e ai calabresi ad ogni occasione? Perché nessuno si è posto il problema della presenza di quello striscione?".
    "Non si può dare spazio a queste esclamazioni. Io sono contro il Ponte di Matteo Salvini a vantaggio del corridoio Berlino-Palermo, ma non si può consentire che passi il messaggio che le grandi opere al Sud debbano necessariamente sapere di 'mafia' - conclude - Ritengo che i Presidenti delle regioni Calabria e Sicilia debbano intervenire prendendo le distanze e querelando gli autori di questo striscione". (ANSA).
   

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