(ANSA) - PALERMO, 30 GEN - I carabinieri del comando
provinciale di Palermo hanno eseguito un'ordinanza di custodia
cautelare, emessa dal gip su richiesta della Dda, nei confronti
di 5 persone, 4 in carcere e una ai domiciliari con il
braccialetto elettronico, accusate a vario titolo di
associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni
aggravate commesse avvalendosi del metodo mafioso e reati in
materia di armi.
Le indagini, durate dal 2021 al 2023, sono state condotte dal
nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo e
avrebbero accertato il rientro "a pieno titolo" di pregiudicati
mafiosi, dopo lunghi periodi di detenzione, nelle fila della
famiglia mafiosa di Carini, e l'inserimento in seno al clan di
giovani e ambiziosi associati, appartenenti a famiglie che
storicamente hanno diretto lo scacchiere mafioso locale.
I vertici del clan mafioso avrebbero gestito una condotta
idrica abusiva mediante la quale, dietro pagamento, fornivano
acqua per uso civile a una consistente fetta della popolazione
che non aveva altre possibilità di approvvigionamento. Lo rivela
l'indagine dei carabinieri che ha svelato assetti e affari della
cosca di Carini. L' inchiesta è il prosieguo dell'operazione
Feudo che a settembre 2022 ha già portato all'arresto di 3
persone per il reato di scambio elettorale politico mafioso, ha
ricostruito gli assetti interni della famiglia mafiosa di
Carini, inserita nel mandamento di "Tommaso Natale e San
Lorenzo" e i ruoli dei singoli uomini d'onore anche in ordine ad
alcune estorsioni, commesse nell'ambito delle mediazioni
immobiliari attraverso le cosiddette "sensalerie".
Il gip Fabio Pilato ha disposto il carcere per Salvatore
Abbate, di 55 anni; Giuseppe Passalacqua, 49 anni; John
Pipitone, 42 anni e Salvatore Vallelunga, 43 anni. Ai
domiciliari con il braccialetto elettronico Vincenzo Vallelunga,
74 anni. Gli indagati sono tutti di Carini. (ANSA).
Mafia: colpo al clan di Carini, 5 arresti
Boss gestivano una condotta idrica abusiva