Ha patteggiato una pena a 4 anni lo chef Mario Di Ferro accusato di aver ceduto cocaina a diverse persone anche all'interno del suo locale a Villa Zito a Palermo.
L'udienza si è svolta davanti al gup Marco Gaeta.
Di Ferro, che è libero, non andrà in carcere. Lo chef era stato arrestato il 29 giugno dell'anno scorso dalla squadra mobile, coordinata dalla procura. Nell'ambito della stessa inchiesta sono stati fermati i presunti fornitori della cocaina Gioacchino e Salvatore Sansone, oltre ai collaboratori di Di Ferro Gaetano Di Vara, Giuseppe Megna e Pietro Accetta, che erano stati sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Hanno tutti scelto l'abbreviato e per loro il processo proseguirà a marzo.
Di Ferro era già finito ai domiciliari ad aprile dell'anno scorso perché era stato sorpreso a cedere cocaina a Giancarlo Migliorisi, allora capo della segreteria tecnica della presidenza dell'Ars, che per questa vicenda fu licenziato dal presidente in carica, Gaetano Galvagno. Fra gli amici a cui Di Ferro avrebbe ceduto cocaina c'è anche il deputato regionale Gianfranco Miccichè.
Droga, chef Mario Di Ferro patteggia 4 anni
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