(ANSA) - PALERMO, 29 FEB - "Ci sono film che non invecchiano
mai, pellicole che a rivederle a distanza di anni continuano a
piacerci come la prima volta, spesso diretti da registi di cui
è difficile scegliere quale sia l'opera migliore, quella da
inserire in cima ad una ipotetica classifica dei loro film più
belli", scrive Carmelo Franco, avvocato penalista palermitano
appassionato sin da ragazzo alla storia del cinema . E alla luce
di questa affermazione puntando la sua attenzione sul famoso
film con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant del 1962, ha
scitto il libro, in distribuzione in questi giorni, "A scuola da
Dino Risi Il Sorpasso e i suoi epigoni", per i tipi di Morlacchi
Editore, (92 pagine, 13 euro).
Osserva il giornalista Ivan Scinardo nella postfazione: "Il
cinema di quegli anni trovò così un proprio stile, usando le
armi dell'ironia e della satira per raccontare la società del
tempo, in perfetto equilibrio tra la commedia all'italiana e il
dramma sociale. Nel libro non mancano i passaggi introspettivi
che l'autore narra, scandagliando i caratteri dei personaggi".
Per Davide Pulici, saggista italiano, fondatore, con Manlio
Gomarasca, della rivista di cinema di genere, Nocturno, che cura
la prefazione al libro:"Il sorpasso, ebbe le caratteristiche non
solo di una pietra d'angolo rispetto alle produzioni indigene,
ma di un archetipo, un palinsesto in grado di determinare
finanche imitazioni & ricalchi Oltreoceano,
ovvero in tutt'altro contesto storico e sociale. Il che depone,
quindi, per un valore universale della pellicola, che travalica
il qui e adesso italiota". (ANSA).
"Il sorpasso" del cinema italiano, in un libro sui suoi epigoni
La pellicola di Dino Risi con Gassman analizzata in un saggio