Sicilia

Ponte Stretto: Brancaccio, 'Dare valore a opere complementari"

Presidente Ance: "Fare anche riforme e fare correre il Paese"

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 29 FEB - "La realizzazione del Ponte sullo Stretto non la dobbiamo vedere come una grandissima opportunità per noi costruttori, ma come qualcosa che favorisca l'economia di pezzi del Paese troppo lontani dai centri nevralgici dell'economia. Siamo, quindi, favorevoli anche come costruttori, perché è una grande opera di ingegneria, bisognerebbe, però, parlare un po' di più e dare più valore anche a tutte quelle opere complementari sia strettamente legate al Ponte, e sono tante, sia anche alle infrastrutture necessarie perché il Ponte possa davvero sviluppare l'economia del Mezzogiorno". Lo ha detto a Palermo Federica Brancaccio, presidente nazionale dell'Ance, a margine dell'incontro con il sistema regionale delle imprese edili dell'Ance Sicilia, presieduto da Santo Cutrone. A proposito delle potenziali ricadute occupazionali, ai giornalisti Brancaccio ha detto: "Ci sarebbe un forte impatto sull'occupazione, le valutazioni le ha fatte il Mit e gli anni di costruzione del Ponte saranno importanti per l'occupazione, ma è più importante quello che ci deve essere dopo. Questo investimento che costerà tanto al Paese, deve poi avere un reale ritorno. E' importante - ha sottolineato - che si facciano contestualmente, se non addirittura prima, tutte quelle altre opere che servono per arrivare al Ponte".
    Il Pnrr è una grande opportunità per il Paese. Al di là di cercare di fare le infrastrutture che servono, la cosa centrale è fare quelle riforme che servono al Paese a camminare da solo dopo il 2026. Il Pnrr è una palestra. Usiamo il Pnrr per fare le infrastrutture fondamentali, anche le piccole e medie opere dei comuni, ma specialmente per fare le riforme per fare correre il Paese, che in questi ultimi anni ha camminato piano" ha anche detto Brancaccio. (ANSA).
   

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