(ANSA) - PALERMO, 02 MAG - Un viaggio dentro la follia, tra
malati di mente e di altre patologie, per comprendere la loro
condizione, le loro inquietudini, i loro malesseri ma anche
l'assistenza sanitaria e le cure. Storie di dolore, di
privazioni e di isolamento in una bolgia senza avvenire.
Che da giovane giornalista, 33 anni fa, si è calato in quella
triste realtà per sei lunghi giorni, vivendo intere ore con gli
ammalati e con i sanitari e soffrendo con loro. Un racconto
anche per comprendere gli effetti della legge del '78 voluta da
Franco Basaglia, legata alla chiusura degli ospedali
psichiatrici e al divieto di istituirne nuovi.
"Ho trascorso quasi una settimana dentro quelle mura che
trasudavano dolore, abbandono, degrado, tristezza, drammaticità
e, perché non ammetterlo, anche il fetore nauseabondo di quei
relitti della società: i disabili mentali desolatamente e
miseramente abbandonati sul Golgota senza alcuna speranza di
ritorno alla normalità - dice Antonio Fiasconaro - Ho registrato
le numerose storie di internati, storie di angosce, di
solitudine e di testimoni muti nella profonda rassegnazione".
(ANSA).
I sei giorni in manicomio di Fiasconaro diventano un libro
La presentazione sabato alla libreria Nuova Ipsa di Palermo
