(ANSA) - CATANIA, 20 MAG - Confermati dai satelliti del
programma europeo Copernicus i dati sulla deformazione della
faglia che ha scatenato il terremoto di Messina del 1908 e che
sono di importanza cruciale per la corretta progettazione di
eventuali strutture nello stretto di Messina, come il ponte. "La
faglia conferma in pieno con i dati sulla deformazione", osserva
Giovanni Barreca, del dipartimento di Scienze geologiche e
Ambientali dell'Università di Catania e autore della ricerca che
nel 2021 aveva presentato i primi calcoli sulla deformazione
della faglia sulla rivista Earth-Science Reviews.
I nuovi dati dovrebbero "rivestire notevole importanza in
relazione alla progettazione di future infrastrutture nell'area
in quanto - osserva Barreca - l'ubicazione in mappa, i tassi di
attività tettonica e le dimensioni della faglia rappresentano
gli elementi fondamentali per la stima delle azioni sismiche di
progetto, come ad esempio l'accelerazione orizzontale attesa al
sito in condizioni dinamiche". In sostanza, i dati relativi al
movimento della faglia, alle sue dimensioni e alla sua
accelerazione, sono indispensabili per la progettazione delle
strutture.
I dati del programma Copernicus, gestiti da Agenzia
Spaziale Europea e Commissione Europea, confermano che la faglia
si trova nell'entroterra della Calabria della faglia tettonica,
chiamata W-Fault, e ne hanno registrato i movimenti orizzontali
e verticali del suolo grazie ai radar ad apertura sintetica.
Emerge in particolare che l'area della Calabria compresa tra
Cannitello, Villa S. Giovanni e Campo Calabro si sta sollevando,
mentre quella a Sud del torrente Catona (Gallico, Catona) si sta
abbassando al ritmo di oltre 1,5 millimetri l'anno. (ANSA).
Stretto di Messina, confermato il movimento della faglia
Dai satelliti Copernicus. Dati cruciali per progettare strutture