(ANSA) - CATANIA, 30 MAG - Avrebbe continuato a incontrare i
dipendenti di società ancora in 'vita', per le quali è stata
avanzata proposto di concordato, impartendo loro disposizioni
lavorative nonostante fosse agli arresti domiciliari nell'ambito
di un'inchiesta su un presunto sistema criminoso che avrebbe
portato al fallimento pilotato di decine di società allo scopo
di sottrarsi al pagamento delle imposte per oltre 15 milioni di
euro. E' l'accusa contestata a un noto ristoratore di Siracusa
che ha portato il Tribunale, su richiesta della Procura, a
disporre l'aggravamento della custodia cautelare nei suoi
confronti con il trasferimento dell'indagato in carcere. Il
provvedimento è stato eseguito dalla Guardia di finanza.
Militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Siracusa
hanno ricostruito, secondo la tesi dell'accusa, il presunto
sistema evasivo che ha portato al dissesto societario delle
imprese coinvolte a causa della forte esposizione debitoria non
dipendente da una situazione contingente legata a esigenze di
liquidità sopravvenute bensì da un modello imprenditoriale che
ha escluso dalla gestione, sin dall'origine, il pagamento di
tasse, imposte e contributi. Lo schema, sostiene la Procura, è
sempre lo stesso: si cambia il nome della società, ma non anche
il luogo d'esercizio, la tipologia di attività esercitata e il
personale. Nella circostanza, per proteggersi da possibili
aggressioni patrimoniali, la rappresentanza legale delle società
è stata fittiziamente attribuita a uno straniero privo di
qualsivoglia esperienza nel settore della ristorazione (nello
specifico, la "testa di legno" si occupava delle pulizie di
tutti i locali di proprietà dell'imprenditore arrestato). Il
Tribunale di Siracusa, condividendo la tesi della Procura
sostenuta con quanto emerso dalle indagini delle Fiamme gialle
anche di natura patrimoniale ha emesso un primo decreto di
sequestro preventivo di circa 3.000.000 euro nei confronti
dell'indagato (ANSA).
Era ai domiciliari e gestiva aziende, ristoratore in carcere
Indagini della Gdf di Siracusa su fallimenti pilotati di società