Sicilia

Carceri: 49 suicidi da inizio anno, manifestazione a Marsala

Procuratore Asaro: "E' carneficina. Non è civiltà giuridica"

Redazione Ansa

(ANSA) - MARSALA, 28 GIU - "Si ha civiltà giuridica, in uno Stato democratico, in presenza di alcuni capisaldi: un'avvocatura forte, autorevole, che svolge la propria attività a tutela di ogni diritto, una magistratura autonoma e indipendente, capace cioè di sottostare soltanto ai principi di legge e non ad altri centri di potere. E non si può definire democratico uno Stato in cui avvengono 49 suicidi di detenuti dall'inizio dell'anno. Non è pensabile, non è possibile. Questa non è civiltà giuridica. E non è possibile dare la responsabilità a chi opera, in numero irrisorio rispetto a quanto sarebbe necessario, dentro le carceri".
    Lo ha detto il procuratore della repubblica di Marsala, Fernando Asaro, partecipando, oggi, alla manifestazione organizzata dagli avvocati della locale Camera penale "Maratona oratoria - Fermare i suicidi in carcere". Asaro ha parlato di "battaglia di civiltà giuridica" e di "carneficina" da fermare.
    L'iniziativa, tenutasi in piazza dell'Addolorata, a Marsala, era inserita nell'ambito di una programmazione nazionale indetta dall'Unione camere penali italiane "al fine - ha spiegato l'avvocato Francesca Frusteri, presidente della Camera penale di Marsala - di sensibilizzare l'opinione pubblica sul grave fenomeno dei suicidi in carcere che da gennaio 2024 ad oggi ha raggiunto il numero di 49 vite perdute". Uno dei legali intervenuti, Piero Marino, ha parlato di carceri "ridotti ormai a discarica sociale, dove rinchiudere anche persone con problemi psichiatrici". E in proposito, l'avvocato Stefano Pellegrino, attuale deputato all'Ars di Fi, ha affermato che "il rischio di suicidi e di atti autolesivi è in forte ascesa nelle comunità carcerarie ed è necessario che si affrontino seriamente e concretamente i tanti problemi legati alla esecuzione penale e del trattamento carcerario che, spesso, rappresenta veleno piuttosto che medicina. Durante la detenzione il sentimento di abbandono e di solitudine, specie delle persone già fragili, si aggrava. E' necessaria una maggiore dotazione di psicologi e psichiatri penitenziari. Piuttosto che nuove strutture, quindi, occorre più personale adeguato e preparato, nonché apertura a servizi e lavori extramurari".
    Una iniziativa analoga era prevista, oggi, ad Alessandria.
    L'11 luglio è prevista la manifestazione finale dell'Ucpi a Roma. (ANSA).
   

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