(ANSA) - CATANIA, 29 GIU - "Oggi, noi, saremmo due barboni,
clochard che mangiano alla mensa dei poveri, dormono in strada e
fumano culazzi. E le nostre poesie, forse, sarebbero i testi di
quelle canzoni rap che ascoltavamo ieri sul telefonino". Questo
dice Domenico Tempio a Hercule Savinien de Cyrano de Bergerac in
un momento dello spettacolo Miciu e Cirano sulla luna, che, su
testo di Giuseppe Lazzaro Danzuso, è andato in scena con la
regia di Angelo D'Agosta, anche protagonista con Andrea Balsamo.
Applausi e risate hanno segnato, nell'auditorium Vito Papotto
del Centro Polifunzionale di via Zurria, a Catania, il debutto
di questa novità teatrale piena di riferimenti all'attuale:
siccità e carestia, spazzatura e solitudine, smartphone e
nomofobia. Lo spettacolo - proposto nell'ambito della rassegna
Corra la voce prodotta da Buongiorno Sicilia e finanziata
nell'ambito di Palcoscenico Catania 2024 dal Comune e dal
ministero della Cultura - parte dalla considerazione che chi ha
scritto opere che hanno lasciato il segno ha la disgrazia di non
poter morire. E questo accade a Miciu e Cirano, confinati sulla
luna senza saper perché, passando il tempo a litigare e a
osservare Catania con un telescopio.
"Uno spettacolare fuoco d'artificio, un autentico inno alla
nostra città - ha definito il lavoro Sebastiano Anastasi,
presidente del Consiglio comunale di Catania - che nasce dal
continuo duello, sulla scena, tra Cirano e Miciu. E la
meravigliosa Roxanne, colei che fa dimenticare tutte le altre
potrebbe essere proprio Catania".
E a esaltare la città è Miciu, una delle sue anime immortali
che, come ha sottolineato il pronipote Antonio Domenico Tempio,
ricercatore dell'Università di Catania, "anche se non abbiamo
testimonianze dirette sul vero carattere del poeta, ritengo non
fosse tanto lontano da come è stato rappresentato in scena:
malinconico e sarcastico a un tempo".
"È stato davvero gratificante - ha detto Lazzaro Danzuso -
vedere la gioia con cui il pubblico ha accolto l'idea che
Domenico Tempio fosse un grande poeta, capace di forti denunce
sociali e non semplicemente un pornografo. E chi ha assistito
allo spettacolo non ha mancato di sottolineare i tanti spunti di
riflessione di grande d'attualità emersi dal confronto tra Miciu
e Cirano".
"Per un regista- ha aggiunto D'Agosta - questo lavoro è
davvero molto divertente, perché consente di giocare su diversi
registri e molteplici tipologie di teatro: maschere, burattini,
tecniche del teatro di figura, ma anche di quello classico. Per
l'attore, poi, c'è la possibilità sfidare sé stesso grazie a un
testo davvero stimolante".
E, visto il grande successo di Miciu e Cirano sulla luna, si
pensa già a una ripresa. "Un pubblico numerosissimo - ha detto
infatti il presidente di Buongiorno Sicilia, Simone Trischitta -
ha apprezzato questo spettacolo e si è molto divertito. Così,
dopo le due repliche previste da Palcoscenico Catania, vedremo
adesso di rappresentarlo ancora" (ANSA).
'Miciu e Cirano sulla luna', repliche e applausi a Catania
Opera teatrale di Lazzaro Danzuso con la regia di D'Agosta