Sicilia

Mafia: infiltrazioni in appalti pubblici, 7 arresti a Sciacca

Inchiesta della Dda sui nuovi assetti della famiglia

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 11 LUG - I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo e della compagnia di Sciacca hanno eseguito due ordinanze cautelari emesse dal gip su richiesta della Dda, nei confronti di 7 presunti esponenti della famiglia mafiosa di Sciacca (5 in carcere e 2 ai domiciliari).
    Sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione e illecita concorrenza aggravate dalla finalità di agevolare Cosa nostra, scambio elettorale politico-mafioso e traffico illecito di rifiuti. Per l'esecuzione dei provvedimenti sono stati impiegati oltre 100 militari della guardia di finanza, in forza ai reparti di Palermo e Agrigento, che stanno inoltre effettuando perquisizioni in diverse province siciliane e nel Molise, presso abitazioni e sedi societarie dei 22 indagati.
    Le indagini avrebbero permesso di ricostruire un capillare controllo economico del territorio da parte della famiglia mafiosa di Sciacca, al cui interno sarebbe emersa un'accesa competizione per la leadership e terminata soltanto alla fine del 2021, dopo la morte dell'anziano boss Salvatore Di Gangi. A quest'ultimo sarebbe subentrato uno storico uomo d'onore "organico" a Cosa Nostra, già condannato per associazione mafiosa, il quale, come riconosciuto dal gip. si sarebbe affermato grazie alla spiccata capacità di "ergersi come collettore nel settore degli appalti".
    Nel corso delle indagini sarebbe emerso in particolare un penetrante potere di infiltrazione di Cosa nostra nell'economia legale, nei settori delle "costruzioni" e del "movimento terra" per realizzazione di opere pubbliche attraverso estorsioni, illecita concorrenza con minaccia o violenza e di usura ai danno di imprenditori estranei alla cerchia del nuovo reggente della famiglia mafiosa. (ANSA).
   

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